Devi partecipare ad un’ asta giudiziaria e vuoi sapere come pagare digitalmente il bollo per la partecipazione all’asta?
Perfetto.
In questo breve articolo vedremo di cosa si tratta e come pagare senza rischi digitalmente la marca da bollo per la partecipazione all’asta 😉.
Ps: le aste telematiche sono un vero casino, un incubo anche per gli addetti ai lavori e conducono, ogni anno, a numerose esclusioni, talvolta anche illegittime. Se hai bisogno di un aiuto o vuoi essere seguito da uno dei nostri professionisti scrivici e saremo lieti di aiutarti.
Pagamento del bollo per l’asta telematica: come si fa in due parole
Dopo la presentazione dell’offerta il Portale delle Vendite Pubbliche comunica che l’offerta è stata inserita correttamente ed invia all’indirizzo PEC dell’offerente il link per il recupero dell’offerta telematica.
Nella medesima schermata l’offerente sarà tenuto ad indicare se è esente o meno dal pagamento del bollo (Infatti il D.P.R. n.445/2000 fa riferimento alle ipotesi di esenzione dal pagamento del bollo).
Nel caso in cui l’offerente sia tenuto al pagamento, dovrà per l’appunto PAGARE digitalmente la marca da bollo per la partecipazione all’asta:
Vediamo come.
PS: in questa schermata comparirà anche un codice alfanumerico chiamato HASH, segnalo da qualche parte e non perderlo ci servirà tra poco 😉
Pagamento del bollo per l’asta telematica: come si fa in due parole
Il bollo telematico può essere pagato accedendo al sito www.pst.giustizia.it
Entrati in PST Giustizia occorrerà cliccare su “Servizi”.
Qui si presenterà una schermata come questa:
Arrivati a questo punto bisognerà cliccare su “Pagamenti Online Tramite Pago Pa” che farà aprire una nuova pagina scorrendo la quale troveremo la dicitura “Bollo su documento“.
Cliccando su “Bollo su documento” apparirà a questo punto questa pagina dove dovremo cliccare su “Nuova richiesta di pagamento”
Una volta entrati nella nuova schermata sarà possibile compilarla.
E’ importante inserire:
a) Nome e Cognome dell’offerente oltre a Codice Fiscale
b) Provincia di residenza
c) barrare in tipologia “Offerta per la partecipazione alla vendita”
d) in Causale aggiungere il numero di lotto e l’RGE della procedura esecutiva immobiliare
e) in Impronta del documento inserisci il codice HASH (quello che ti ho chiesto di non perdere di vista al paragrafo precedente)
Terminata la compilazione dovrete, finalmente, pagare i 16 euro della marca da bollo 🥳
Quando il pagamento sarà andato a buon fine il sistema genererà una ricevuta che attesta il pagamento, questa andrà inviata all’indirizzo offertapvp.dsgia@giustiziacert.it affiancata dall’offerta telematica, documenti e ricevuta del bonifico attraverso il quale è stata versata la cauzione.
Offerta all’asta senza marca da bollo, cosa succede?
Nel momento in cui è rilevato il mancato pagamento dell’imposta di bollo sull’offerta, il professionista delegato deve portare avanti le operazioni di vendita siccome l’irregolarità non influisce sull’offerta, la procedura di vendita e tantomeno la fase del trasferimento dell’immobile.
In capo al professionista delegato alla vendita si attesta soltanto un obbligo di segnalare all’Agenzia delle Entrate il mancato versamento dell’imposta di bollo da parte dell’offerente.
Il discorso non muta anche nei casi in cui l’offerente che ha evaso l’adempimento dell’imposta di bollo dovesse risultare aggiudicatario dell’immobile.
Riassumendo possiamo affermare che il mancato pagamento del bollo non è un motivo di invalidità dell’offerta ma l’Agenzia dell’Entrate provvederà a recuperarlo mediante la trasmissione di una comunicazione telematica all’indirizzo di posta elettronica certificata del soggetto, nel quale esplicita l’importo che è dovuto per:
Imposta di bollo;
Sanzione ai sensi dell’articolo 13 co.1 D.Lgs.n,.471/1997;
Interessi.
Il contribuente oppure il suo intermediario, nel termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione possono fornire chiarimenti in merito ai versamenti.
Pagamento del bollo per l’asta telematica: può essere pagato da persona diversa?
In questo caso la questione è molto relativa perché ai fini del pagamento non è indispensabile che vi sia una corrispondenza tra offerente e soggetto che effettivamente esegue il pagamento dell’imposta di bollo.
Pagamento del bollo per l’asta telematica: cosa altro occorre per partecipare ad un’ asta telematica?
In più occasioni abbiamo affrontato il tema delle aste telematiche che ormai rappresentano lo strumento preferito per aggiudicare gli immobili oggetto di un procedimento di esecuzione forzata.
Il Decreto Ministeriale n.32/2015 delinea le modalità per lo svolgimento delle aste telematiche nel rispetto delle norme del codice di procedura civile.
Il soggetto interessato a partecipare ad un’asta che ha luogo a mezzo dello strumento telematico è tenuto ad utilizzare lo il modulo messo a disposizione dal Ministero della Giustizia denominato “Offerta Telematica”.
Innanzitutto l’interessato dovrà avere a disposizione una casella di posta elettronica certificata (p.e.c. per le aste telematiche ) ed un dispositivo per apporre la firma digitale.
Dopo di che dovrà presentare l’offerta mediante il modulo dell’Offerta Telematica che è disponibile sul sito del Ministero della Giustizia (https.//pvp.giustizia.it). Nell’offerta telematica l’offerente dovrà inserire i suoi dati anagrafici, i dati riguardanti l’offerta e la cauzione, caricare i documenti che accompagnano l’offerta ed apporre la sottoscrizione con firma digitale.
All’esito del completamento di tali formalità il Portale del Ministero rilascerà un messaggio di conferma sulla positiva presentazione dell’offerta e trasmette alla PEC, o in alternativa all’indirizzo di posta elettronica ordinaria, dell’offerente una mail contenente il link del file riguardante l’offerta.
Infine l’offerente provvederà a trasmettere il link dell’offerta all’indirizzo PEC del ministero della Giustizia (offertapvp.dgsia@giustiziacert.it) accompagnato dalla ricevuta che attesta l’avvenuto pagamento del bollo digitale.
Ricordiamo che ai fini della partecipazione all’asta telematica è sempre richiesto di versare la cauzione per l’importo di cui all’avviso di vendita. La cauzione può essere corrisposta attraverso un bonifico bancario effettuato entro i termini previsti. Successivamente al versamento della cauzione gli estremi del bonifico (CRO/TRN) e la ricevuta elettronica di disposizione del bonifico va presentata unitamente alla domanda di partecipazione alla vendita forzata.
Come non sbagliare l’offerta telematica?
Non c’è un modo di non sbagliare l’offerta telematica.
Purtroppo, anche il minimo errore può costare l’esclusione dalla partecipazione all’asta.
Questo in quanto moltissimi Tribunali Italiani ritengono operanti cause di invalidità dell’offerta che nulla hanno a che fare con le classiche ipotesi tipiche dell’articolo 571 c.p.c.
Per tale ragione ogni giorno nasce una nuova causa di invalidità dell’offerta, generata, magari, dal mancato “click” o da un “click” di troppo.
Noi riteniamo insostenibile e ingiustificabile l’espansione dei vizi di invalidità dell’offerta telematica e ciò malgrado siamo tenuti ad avvertire i nostri lettori a prestare la massima attenzione.
In questi casi la cosa migliore da fare è affidarsi a chi ha esperienza e competenza o, nel caso in cui il danno sia stato già fatto, affidarsi ad un avvocato specializzato per valutare le possibilità di ricorso avverso l’ingiusta esclusione.
Dott. Andrea Parascandolo
Se vuoi sapere cosa succede dopo la presentazione dell’offerta telematica puoi leggere l’articolo sulla vendita “asincrona telematica” dove ti spieghiamo che la vendita telematica può a sua volta essere celebrata in modalità “asincrona” o in modalità “sincrona” e le relative differenze.
Se vuoi, invece, approfondire il discorso relativo alla procura speciale notarile ti invio a leggere l’articolo “Procura speciale notarile: cosa è e quando serve” nonché l’articolo “Partecipare all’asta tramite avvocato”.
Hai firmato correttamente il tuo pacchetto offerta ma qualcosa è andato storto? Sei stato escluso dalla partecipazione all’asta? Secondo noi l’esclusione automatica ad opera del Server è illegittima ne abbiamo parlato nell’articolo “Illegittima l’esclusione automatica ad opera del Server” in cui abbiamo affrontato anche i diversi “rimedi” per farvi fronte.
Se vuoi conoscere – in maniera approfondita – i rischi di acquistare all’asta e i metodi tramite cui evitarli, sin da subito, ti invito a leggere il nostro articolo in cui elenchiamo i principali pericoli dell’acquisto all’asta e ti spieghiamo perché, con una buona preparazione, non c’è nulla di cui preoccuparsi.
Abbiamo cercato di spiegare, in maniera chiara, come avviene la gara tra gli offerenti nell’articolo “Gara tra gli offerenti: come avviene la competizione nelle aste giudiziarie” in cui troverai esempi pratici per farti un’ idea su un aspetto fondamentale delle aste immobiliari.
Per sapere cosa è un’ asta con incanto leggi il nostro articolo su “asta con incanto spiegata semplice” e anche l’articolo sul significato di vendita senza incanto.
Se desideri essere contattato telefonicamente per comprendere come poter fare i tuoi primi passi nel mondo delle aste giudiziarie, capire più a fondo il loro funzionamento, o anche comprendere se l’affare che vuoi concludere è un affare che effettivamente potrà produrre i risultati sperati contattaci, ti risponderemo al più presto.