CRO Asta Immobiliare: Dove Trovarlo + Come!

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Pubblicato da: Avv. Daniele Giordano

In questo articolo parliamo dell’errore relativo al CRO di un’asta immobiliare.

Dovete infatti sapere che nelle aste telematiche e nel preciso istante in cui si redige l’offerta è necessario non solo allegare copia della contabile della cauzione, ma anche indicare esattamente il CRO del versamento della cauzione.

In buona sostanza la piattaforma pretende il codice identificativo del versamento della cauzione. Questo serve alla piattaforma stessa, o al delegato, per individuare nel conto corrente la cauzione versata e collegarla all’offerta presentata.

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Di conseguenza in questo articolo capiremo:

  • Cosa è il CRO per l’asta immobiliare sostituito o affiancato oggi dal codice TRN (Transaction Reference Number
  • Perché va inserito e chi lo dispone
  • Cosa succede se manca o è errato e perché potresti essere escluso dall’asta

 

Come avvocati specializzati in aste immobiliari proveremo a farlo in maniera tecnica ma con esempi semplici e chiari!

Il CRO è solo uno dei documenti che va allegato all’asta telematica, per scoprirli tutti leggi anche “Asta Telematica:Come Funziona e Cosa Allegare?

 

Cosa è il CRO per l’asta immobiliare, dove si trova?

Come abbiamo detto, una volta versata la cauzione tramite bonifico bancario, la Banca rilascia una copia dell’operazione.

Alcuni la chiamano copia contabile altri distinta di pagamento.

In ogni caso questa ricevuta contiene al suo interno alcuni dettagli:

  • Chi ha emesso il pagamento
  • Chi lo riceve
  • L’importo 
  • La Causale 
  • Il Riferimento dell’Operazione anche detto TRN o CRO

Ecco un esempio di una classica contabile di pagamento

 

Ora, come vedi, a un certo punto compare la sigla TRN o CRO. Ecco questo codice identifica il versamento e può essere utilizzato per rintracciarlo e individuarlo.

Facciamo un esempio. Hai un negozio di articoli per gatti e ogni giorno ti arrivano 1000 pagamenti. Come capirai non è sostenibile mettersi a vedere ogni contabile, quindi ogni volta che ricevi un ordine ti fai mandare anche l’identificativo dell’operazione. In questo modo potrai rintracciare il pagamento ed inviare le crocchette al destinatario.

Per il Tribunale funziona così. Di conseguenza il CRO occorre proprio per individuare la cauzione tra le altre che vengono accreditate sul medesimo conto.

Se non inserisci il CRO il rischio è che il Tribunale non riesca a individuare la cauzione da te versata, anche se tu l’hai versata ed è arrivata!

Questo è quasi fatale in alcuni Tribunali, come il Tribunale di Roma, che mette a disposizione delle procedure un unico conto corrente per tutte le cauzioni con la conseguenza che risulta eccessivamente complesso trovare una cauzione tra mille!

 

Perché Va Inserito il CRO nelle Aste?

L’articolo 12 comma I del Decreto Ministeriale 32 2015 disciplina l’offerta telematica e dispone:

Modalità di presentazione dell’offerta e dei documenti allegati

1. L’offerta per la vendita telematica deve contenere:

a) i dati identificativi dell’offerente, con l’espressa indicazione del codice fiscale o della partita IVA;

b) l’ufficio giudiziario presso il quale pende la procedura;

c) l’anno e il numero di ruolo generale della procedura;

d) il numero o altro dato identificativo del lotto;

e) la descrizione del bene;

f) l’indicazione del referente della procedura;

g) la data e l’ora fissata per l’inizio delle operazioni di vendita;

h) il prezzo offerto e il termine per il relativo pagamento, salvo che si tratti di domanda di partecipazione all’incanto;

i) l’importo versato a titolo di cauzione;

l) la data, l’orario e il numero di CRO del bonifico effettuato per il versamento della cauzione;

Come vedete è la legge che disciplina le aste telematiche che richiede effettivamente l’indicazione del CRO della data e dell’orario del bonifico effettuato per la cauzione per l’evidente scopo di individuare la medesima il giorno dell’apertura delle buste.

Di conseguenza, quando si redige l’offerta telematica ad un certo punto il sistema ci chiederà di inserire dei numeri nella apposita casella del CRO. Nel prossimo paragrafo vedremo dove trovare il CRO per l’asta immobiliare e dove inserirlo.

Come calcolare il CRO e dove va inserito?

Prima di iniziare sappi che il CRO è composto da 11 cifre. Qualora la tua Banca invece di inviarti una contabile con il CRO ti inviasse un documento contenente il TRN allora dovrai provare a scorporare dal TRN il Cro.

Difatti ad oggi la maggior parte degli Istituti di Credito invia ai clienti il TRN ossia Transaction Reference Number che al suo interno contiene anche il CRO. In particolare il CRO corrisponde alle cifre dalla 6ª alla 16ª del TRN. Vediamo questo esempio:

Ora che hai capito come estrarre il TRN dal CRO avrai capito:

  • cosa è il CRO
  • come ricavarlo
  • perché va inserito

Quello che invece vedremo adesso è DOVE inserirlo ossia in che parte della Piattaforma inserirlo.

Dove inserire il CRO e il TRN nell’asta telematica?

Collegandosi al Portale delle Vendite Pubbliche potrete, come sapete, presentare l’offerta telematica all’asta.

Or bene, una volta inserite tutte le indicazioni relative all’offerente, alla persona, al presentatore, al saldo etc..etc.. etc.. vi comparirà questa schermata chiamata “Estremi Cauzione“.

Ora come vedrete è proprio qui che compare “Numero CRO” dove dovrete inserire i riferimenti, per l’appunto, del CRO.

Cosa Succede se Manca Il Cro per L’asta Immobiliare?

Anche se può sembrare un adempimento di poco conto dovete sapere che non poche persone sono state “esclusedall’asta per aver erroneamente indicato il CRO. In questo caso quello che succede è che il professionista delegato alla vendita pur cercando la vostra cauzione non l’ha trovata e l’assenza del CRO è stata determinate in tal senso.

Ora senza entrare nel merito di questa vicenda, che tratteremo in altro articolo giuridico, vi basta sapere che ad oggi si contrappongono due posizioni.

La prima individua il CRO come inutile in quanto il delegato può serenamente cercare la cauzione e trovarla. Difatti, secondo questa corrente, le ipotesi di esclusione dell’offerta sono tassativamente indicate dall’articolo 571 c.p.c. e non conoscono deroghe.

Contrariamente, l’altra tesi che pende per l’inefficacia dell’offerta ritiene che l’assenza del CRO, impedendo l’individuazione della cauzione, renda effettivamente invalida l’offerta spingendo la procedura ad un impresa spesso titanica (si è detto del Tribunale di Roma che, ad esempio, utilizza un solo conto per le cauzioni).

Ciò detto, come anticipato, abbiamo trattato tale tema in altro approfondimento che vi invitiamo a leggere se interessati!

Avv. Daniele Giordano

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