Aggiudicazione Asta con Offerta Minima: Come Avviene?

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Pubblicato da: Studio Legale Avv. Giordano Studio Legale Avv. Giordano

Aggiudicazione Asta con Offerta Minima: Guida Completa per fornire tutti gli strumenti a Chi Vuole Comprare Casa all’Asta

 

L’acquisto di una casa all’asta è un’opportunità sempre più interessante per chi cerca un immobile a un prezzo competitivo. Tuttavia, per muoversi con sicurezza nel mondo delle esecuzioni immobiliari è necessario comprendere alcuni concetti fondamentali, tra cui il funzionamento dell’aggiudicazione asta con offerta minima, uno strumento che può permettere di ottenere un notevole risparmio rispetto al prezzo base.

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Negli ultimi anni il legislatore ha cercato di rendere il sistema delle aste più dinamico e accessibile. Le modifiche normative, unite alla digitalizzazione delle procedure, hanno portato a un processo più semplice, trasparente e aperto anche ai privati. In questo contesto l’aggiudicazione asta con offerta minima rappresenta una delle novità più rilevanti, capace di incidere in modo significativo sulle strategie degli acquirenti.

In quanto avvocati esperti nel settore delle aste giudiziarie, in questo articolo cercheremo di spiegarvi in modo semplice e chiaro i passaggi principali del meccanismo delle aste ed in particolare quello dell’aggiudicazione asta con offerta minima.

Il prezzo base: Come funziona?

In ogni procedura esecutiva, la prima cifra da analizzare è il prezzo base. Viene stabilito dal Giudice dell’Esecuzione sulla base della perizia di stima redatta dal CTU, che analizza con attenzione il valore dell’immobile e tutte le sue caratteristiche. Questo valore non è semplicemente il “prezzo” dell’immobile, ma rappresenta un punto di partenza fondamentale per capire la dinamica dell’asta, soprattutto quando entra in gioco l’aggiudicazione asta con offerta minima.

Durante la perizia vengono valutati diversi elementi, tra cui:

  • l’andamento del mercato immobiliare nella zona;
  • lo stato di conservazione dell’immobile e gli eventuali interventi necessari;
  • la presenza di irregolarità urbanistiche o abusi edilizi;
  • l’eventuale occupazione dell’immobile da parte del debitore o di altri soggetti.

Proprio per tenere conto di questi fattori, il prezzo base è spesso inferiore al valore di mercato dell’immobile. Questa caratteristica permette agli acquirenti di accedere a investimenti più convenienti e di beneficiare, in alcuni casi, del meccanismo di aggiudicazione asta con offerta minima.

È inoltre importante ricordare che l’acquirente diventa proprietario solo al momento dell’emissione del decreto di trasferimento e che le imposte vengono calcolate sul prezzo effettivo di aggiudicazione e non sul più favorevole valore catastale.

L’offerta minima

Accanto al prezzo base, alcuni avvisi di vendita riportano anche l’offerta minima. Questo valore, che è inferiore del 25% rispetto al prezzo base, rappresenta la soglia più bassa che un partecipante può proporre per sperare di ottenere l’immobile. L’introduzione dell’offerta minima nel 2015 ha contribuito a rendere più flessibile il sistema delle aste, favorendo una maggiore partecipazione e ampliando le possibilità di aggiudicazione.

La possibilità di presentare un’offerta minima non è sempre prevista. Dipende dall’avviso di vendita e dalla decisione del giudice. Quando presente, può diventare un’arma strategica preziosa, soprattutto quando l’obiettivo è l’aggiudicazione asta con offerta minima, cioè ottenere l’immobile al prezzo più basso possibile consentito dalla procedura.

Quando può risultare conveniente l’offerta minima?

I casi più frequenti sono:

  • Quando l’asta è poco partecipata: se sei l’unico offerente, hai buone possibilità di aggiudicarti l’immobile presentando l’offerta minima.
  • Quando l’immobile presenta criticità: eventuali abusi edilizi, lavori da fare o la presenza di occupanti possono scoraggiare altri acquirenti.
  • Quando vuoi ridurre al minimo l’impegno economico iniziale: partire da un importo inferiore ti consente di valutare un maggior numero di immobili.

In queste circostanze l’aggiudicazione asta con offerta minima può trasformarsi in una reale opportunità di risparmio, anche di migliaia di euro rispetto al prezzo di mercato.

Come funziona l’aggiudicazione asta con offerta minima quando l’offerta è sotto il prezzo base

Il cuore della questione è capire cosa accade quando si presenta un’offerta inferiore al prezzo base. La normativa disciplina chiaramente le conseguenze, e tutto dipende dall’eventuale domanda di assegnazione del creditore.

Se non è presente alcuna domanda di assegnazione, e viene depositata un’unica offerta valida pari o superiore all’offerta minima, il giudice può tranquillamente procedere con l’aggiudicazione. Questo è il caso tipico in cui l’aggiudicazione asta con offerta minima diventa realtà e consente all’acquirente di concludere un affare molto vantaggioso.

La situazione cambia se il creditore ha presentato una domanda di assegnazione. In quel caso, se l’offerta è inferiore al prezzo base, l’immobile non viene aggiudicato al partecipante, ma assegnato direttamente al creditore. Per questo motivo è fondamentale leggere attentamente la documentazione prima di partecipare.

La domanda di assegnazione del creditore è una richiesta formale che il creditore procedente (o un altro creditore intervenuto nell’esecuzione) può presentare al giudice per ottenere l’immobile oggetto dell’asta in pagamento del proprio credito, nel caso in cui non vi siano offerte sufficienti o valide da parte dei partecipanti.

In altre parole, è una sorta di “piano B” che consente al creditore di evitare che l’immobile resti invenduto o venga aggiudicato a un prezzo ritenuto troppo basso.

La logica è questa:

  1. Prima dell’asta, il creditore può depositare un’istanza con cui chiede che, se non arriveranno offerte almeno pari al prezzo base, l’immobile venga assegnato direttamente a lui.
  2. Durante l’asta, se arriva un’offerta inferiore al prezzo base ma pari o superiore all’offerta minima, il giudice non può aggiudicare l’immobile all’offerente se esiste una domanda di assegnazione.
  3. In quel caso, l’immobile viene assegnato al creditore, che lo “acquista” a un valore stabilito per legge (di solito il valore pari al prezzo base oppure quello dell’ultima asta andata deserta).

Questo significa che l’offerta minima è valida solo se non esiste una domanda di assegnazione.

È spesso proprio la presenza di una domanda di assegnazione che impedisce la cosiddetta aggiudicazione asta con offerta minima.

Aste deserte e strategie di acquisto: quando conviene attendere

Un altro aspetto che incide direttamente sulla convenienza dell’aggiudicazione asta con offerta minima è quello delle aste deserte. Può capitare che, per vari motivi, un immobile non riceva alcuna offerta. In questi casi, la legge prevede un nuovo esperimento di vendita con un ribasso del 25% del prezzo base. Ciò comporta che l’offerta minima del primo esperimento può diventare il nuovo prezzo base del secondo.

Facciamo un esempio reale: se il primo prezzo base è 200.000 euro, l’offerta minima sarà 150.000 euro. Se l’asta va deserta, il nuovo prezzo base del secondo esperimento diventerà proprio 150.000 euro, con una nuova offerta minima pari a 112.500 euro. In questo modo la potenziale aggiudicazione asta con offerta minima diventa con il tempo un’opportunità sempre più conveniente.

Per questo motivo può essere utile monitorare l’andamento delle aste e valutare se presentare subito un’offerta minima oppure attendere un ribasso successivo.

Asta con incanto e senza incanto: perché la differenza conta per l’aggiudicazione asta con offerta minima

Per comprendere appieno come si arriva a un’aggiudicazione asta con offerta minima occorre distinguere tra asta con incanto e senza incanto.

L’asta senza incanto – oggi la più diffusa – prevede la presentazione di offerte in busta chiusa, cartacea o telematica. Il delegato alla vendita apre le buste e verifica la validità delle offerte, procedendo direttamente all’aggiudicazione se non ci sono rilanci successivi.

L’asta con incanto, invece, è caratterizzata da una vera e propria gara a rilanci. Le offerte avvengono pubblicamente e ogni partecipante può migliorare quella degli altri. In questo caso l’aggiudicazione non è definitiva: per dieci giorni chiunque può presentare un rilancio. Sebbene oggi sia meno utilizzato, questo sistema rimane in vigore in alcune procedure più complesse.

In entrambi i casi il meccanismo dell’offerta minima rappresenta una soglia di accesso più bassa, ma è nella vendita senza incanto che l’aggiudicazione asta con offerta minima viene utilizzata più di frequente e con i maggiori vantaggi.

Come presentare correttamente un’offerta minima

Presentare un’offerta valida richiede precisione. La documentazione deve essere compilata correttamente, la cauzione deve essere versata nei tempi stabiliti e l’importo offerto deve rispettare le indicazioni dell’avviso. I tribunali mettono a disposizione moduli chiari, ma un errore nella compilazione può rendere l’offerta invalida.

L’aggiudicazione asta con offerta minima richiede quindi non solo una buona strategia, ma anche attenzione alle procedure.

Per chi partecipa per la prima volta è consigliabile farsi affiancare da un professionista specializzato, capace di prevenire errori e aumentare significativamente le probabilità di successo.

La scelta di ricorrere all’offerta minima non è sempre la più vantaggiosa. Tutto dipende dal contesto dell’asta, dall’interesse verso il bene, dal livello di ribasso già applicato e dal numero di partecipanti previsti. In un’asta molto affollata partire dall’offerta minima può significare esporsi a una concorrenza immediata, mentre in un’asta meno frequentata può rivelarsi la mossa vincente per ottenere un’aggiudicazione asta con offerta minima davvero conveniente.

Rivolgersi e farsi consigliare da un professionista esperto può davvero fare la differenza.

Conclusione

L’aggiudicazione asta con offerta minima è uno strumento potente, ma deve essere utilizzato con consapevolezza. Ogni asta ha regole precise, tempistiche da rispettare e dinamiche da valutare.

Lo studio legale Astafox, specializzato in aste immobiliari e in diritto dell’esecuzione forzata, accompagna i clienti in tutte le fasi della procedura: dalla valutazione della perizia alla scelta della strategia, dalla presentazione dell’offerta fino all’ottenimento del decreto di trasferimento.

Acquistare casa all’asta può essere un affare straordinario, soprattutto quando si puntano strategie come l’aggiudicazione asta con offerta minima. Affidandoti ad Astafox potrai affrontare l’intero processo con sicurezza, chiarezza e la tutela di professionisti esperti del settore.

Se vuoi cogliere davvero le migliori opportunità del mercato delle aste immobiliari, non esitare a contattarci.

Avv. Daniele Giordano

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