In questa guida scopriremo come bloccare un’asta immobiliare, elencando regole e trucchi da applicare per riuscire nell’intento.
Come da titolo, in questa guida scopriremo come bloccare un’asta immobiliare. A patto che si verifichino determinate condizioni, il Tribunale incaricato a mettere in vendita l’immobile sottratto forzatamente può agire in favore del venditore. Ma quali sono le condizioni che bisogna rispettare? Scopriamole insieme in questo articolo di approfondimento.
Bloccare un’asta immobiliare può essere di fondamentale importanza soprattutto se si intende comprare l’immobile a saldo e stralcio. Come difatti abbiamo visto nel nostro approfondimento (disponibile qui) per comprare una casa a stralcio occorre avere tempo. Ora se questo tempo non c’è (ossia l’asta sta a pochi giorni) potrebbe essere utile procurarselo.

Ecco quando si può bloccare un’asta immobiliare
Prima di elencare le condizioni che devono sussistere per interrompere un’asta immobiliare, è doveroso un breve ripasso. Un immobile che si trova all’asta è stato precedente pignorato al suo proprietario, o per inadempienze o per cause di forza maggiore. Si tratta di un concetto ormai risaputo, ma come si suol dire in questi casi specifici: repetita iuvant.
Una volta certificato il mancato pagamento da parte del proprietario precedente, le autorità competenti si occupano di mettere l’immobile all’asta. Nel frattempo, la banca richiede il suo prestito rifacendosi proprio sul valore effettivo dell’immobile, recuperando quindi una parte del denaro in qualità di creditore.
A questo punto, una delle vie che si possono percorrere per interrompere l’asta è quella di giungere ad un compromesso con la propria banca di riferimento. Più facile a dirsi che a farsi, ma comunque non impossibile. Si può inoltre ricorrere al saldo e stralcio immobiliare, così da ottenere un’agevolazione necessaria per liberare l’immobile quanto prima.
Inoltre ribadiamo che non esiste la possibilità che la casa all’asta torni al proprietario dopo 4 aste deserte, questa è una leggenda metropolitana che è arrivato il tempo di sfatare.
Bloccare un’asta immobiliare: tutte le altre condizioni
Può avere voce in capitolo perfino il giudice, che facendo affidamento alla sua capacità di giudizio può bloccare l’asta definitivamente. Per esempio, ciò può avvenire nel caso in cui il prezzo finale a cui è giunto il vincitore dell’asta, non dovesse soddisfare le aspettative economiche della banca. O in alternativa, nel caso in cui l’onere dovesse essere troppo alto per l’altra parte coinvolta, ossia il debitore.
In questi casi si parla di estinzione della procedura per infruttuosità, ossia una particolare forma di estinzione che entra in gioco quando la casa all’asta arriva ad avere un prezzo quasi ridicolo.

Esiste inoltre una legge che permette di ristrutturare il proprio debito in caso di sovraccarico dello stesso. Si tratta di una legge emessa nel 2012, ed è una misura di sostegno destinata a tutti coloro che sono impossibilitati a dichiarare il fallimento. Fanno parte di questa categoria i lavoratori dipendenti, i pensionati e i piccoli artigiani. Possono aderire all’iniziativa a loro modo anche le piccole imprese, solitamente su scala locale o territoriale.
Il debitore, in comune accordo con i propri creditori o con il proprio creditore, può optare per un pagamento in forma dilazionata. Anche a tasso zero, nel caso in cui l’accordo dovesse rivelarsi particolarmente proficuo per le parti coinvolte. La via per bloccare l’asta dovrà tuttavia essere percorsa per conto del Giudice, il quale dovrà emettere un provvedimento di estinzione allegando tutti i documenti che certificano la condizione di cui sopra.
Ma come cambiano le cose, nel caso in cui si intende bloccare un’asta per la prima casa? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.
Come bloccare un’asta per la prima casa
Ad entrare in soccorso di chi vuole bloccare un’asta per la prima casa, è la legge n. 157 risalente al 2019. Chi ha subito il pignoramento potrà richiedere di negoziare nuovamente il mutuo sottoscritto. Oppure, come strada alternativa, può rivolgersi ad un’altra banca col fine di ottenere un finanziamento con il contributo del fondo prima casa, risalente in questo caso al 2014.
Ci sono tuttavia alcune condizioni da rispettare, anche stavolta. La prima, è che il creditore debba essere un istituto bancario. La seconda condizione da rispettare, è che il mutuo sia stato richiesto per la prima casa. La cifra massima entro cui il proprio debito dovrà trovarsi, non dovrà superare i 250.000 euro.
Tutti i casi appena descritti, per quanto possano sembrare facilmente leggibili all’interno di una guida così chiara ed essenziale, non esulano la presenza di un avvocato qualificato. Grazie all’affiancamento di una figura specializzata in materia, si potrà agire con largo anticipo rispetto alle tempistiche. E soprattutto, cosa non scontata, riducendo il margine di errore allo zero. Per scoprire come bloccare un’asta immobiliare, contattaci tramite il form apposito.
Avv. Daniele Giordano
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