Quali sono le detrazioni previste per l’acquisto della prima casa? Scopriamolo insieme in questo articolo di approfondimento.
Coloro che sono in procinto di compiere il loro primo grande passo, potranno trovare probabilmente utile questo articolo. Articolo in cui parleremo delle detrazioni per l’acquisto della prima casa. Tematica ormai da parecchio tempo ritenuta come fondamentale, è stata inserita anche nelle scorsa Legge di bilancio pubblicata il 31 dicembre 2024. Valida ovviamente per il 2025.
In poche parole, questa agevolazione permette di ottenere una riduzione sulle imposte da pagare per un’abitazione. Ciò è possibile solamente nel caso in cui si riescono a soddisfare determinati requisiti: scopriamo insieme quali sono. Argomenti simili sono stati trattati anche nella guida precedente, dove il tema centrale era relativo ai bonus per la casa all’asta.
A chi sono rivolte queste agevolazioni?
Le agevolazioni per l’acquisto della prima casa sono rivolge principalmente a due categorie di persone. La prima categoria riguarda coloro che acquistano da un privato, con dei requisiti da soddisfare anche in questo caso. Infatti, coloro che fanno parte di questa categoria dovranno versare un’imposta di registro pari al 2%, con una riduzione del 7% rispetto al valore precedente. Le imposte catastali e ipotecarie presentano invece una somma fissa di 50 euro.

Coloro che acquistano da un’impresa, saranno per forza di cose soggetti all’Iva. In questo caso, la percentuale calcolata sul prezzo della cessione sarà del 4% anziché del 10% come in precedenza. Le imposte di registro, in questo caso, sono per ovvie ragioni molto più alte. Imposte catastali e ipotecarie si pagheranno infatti con una quota fissa di 200 euro.
A prescindere dalla categoria di appartenenza, l’imposta di registro del 2% non potrà essere di valore inferiore ai 1.000 euro. In alcuni casi però, potrebbe esserci una lieve riduzione dovuta alla caparra versata o all’acquisto effettivo della prima casa. Esistono poi alcune categorie di immobili, per i quali queste agevolazioni sono previste: vediamole insieme.
Per quali immobili sono previste le detrazioni?
Gli immobili per cui sono previste queste detrazioni, sono le abitazioni appartenenti a loro volta alle seguenti categorie:
- A/2 (abitazioni di tipo civile);
- A/3 (abitazioni di tipo economico);
- A/4 (abitazioni di tipo popolare);
- A/5 (abitazione di tipo ultra popolare);
- A/6 (abitazione di tipo rurale);
- A/7 (abitazioni in villini);
- A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Potrebbero essere incluse nell’elenco anche le pertinenze, le quali appartengono alla categoria catastale C/2, ovvero quella riguardante depositi e magazzini. Il requisito necessario da rispettare, è che la destinazione ad uso abitativo sia durevole nel tempo, e nelle condizioni. Ma soprattutto, è necessario che l’abitazione in questione sia stata acquistata tramite le agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa.
Come si è potuto notare appena poche righe sopra, l’elenco di immobili inclusi nelle detrazioni risulta essere particolarmente corposo. Ma quali sono le categorie escluse? Ecco l’elenco degli immobili non inclusi, questa volta molto più snello:
- A/1 ( abitazioni di tipo signorile);
- A/8 (abitazioni in ville);
- A/9 (castelli e palazzi di eminente pregio storico e artistico).
Tornando invece alla Legge di bilancio valida per questo 2025, è fondamentale capire quali sono le novità introdotte di recente.
Ecco le novità della Legge di bilancio 2025
Una volta compreso in cosa consistano le agevolazioni e a quali categorie di immobili sono destinate, è doveroso passare allo step successivo. Ovvero, capire quali novità sono state introdotte dalla Legge di bilancio approvata e pubblicata ormai qualche mese fa, durante le battute finali del 2024. Innanzitutto, l’acquirente desideroso di usufruire di queste agevolazioni non dovrà aver acquisto altri immobili tramite la medesima agevolazione.
E fin qui, nessuna novità in particolare. Se non fosse che il termine sarà di 2 anni, e non di un anno come in precedenza. La casa in questione dovrà inoltre trovarsi necessariamente nel Comune in cui l’acquirente abbia la residenza, o si trasferisca entro 18 mesi dall’acquisto. L’abitazione può tuttavia trovarsi anche solo nel Comune in cui l’acquirente svolte la propria attività, non per forza remunerata. Basti pensare a studenti o volontari presso il servizio civile.
Le agevolazioni possono essere ottenute anche sugli immobili che si trovano lungo tutta l’Italia, nel caso in cui l’acquirente sia un cittadino italiano emigrato all’estero per qualsiasi motivo. Tante sono le novità introdotte a proposito delle detrazioni sull’acquisto della prima casa, ma non tutto potrebbe necessariamente essere immediatamente chiaro.
Per fugare ogni eventuale dubbio, è caldamente consigliato interpellare un avvocato qualificato e competente in materia. È possibile fare ciò compilando il form di contatto apposito presente sul nostro sito.
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