Come bisogna comportarsi quando si viene a conoscenza di un abuso edilizio sanabile? Scopriamolo insieme in questa guida.
Quando si viene a conoscenza di un abuso edilizio sanabile, le prime reazioni possono essere tra le più disparate. Coloro che non hanno una conoscenza approfondita della materia, al solo sentire pronunciare le prime due parti di questa parole di questo termine potrebbero impallidire improvvisamente. In realtà, è proprio l’aggiunta della parola “sanabile” che dovrebbe portare ad una maggiore tranquillità.
A differenza degli abusi edilizi non sanabili, questa categoria risulta essere molto più permissiva. Tuttavia, anche in questo caso ci sono dei passaggi che dovranno essere seguiti alla perfezione, per poter essere realmente in regola. Proprio per questo motivo, nei paragrafi successivi vedremo insieme tutto quello che c’è da sapere per capire come comportarsi.
Come si possono sanare gli abusi edilizi?
Per poter sanare un abuso edilizio, si possono percorrere tre strade differenti. La prima strada che si può percorrere è quella della SCIA in sanatoria. L’acronimo di questa sigla è “Segnalazione Certificata Inizio Attività”. Si tratta di una procedura che può essere richiesta nel momento in cui si vogliono regolarizzare degli interventi edilizi avvenuti senza difformità. Quest’ultima è infatti la condizione principale che bisogna rispettare.

Si può inoltre ricorrere al permesso di costruire in sanatoria. Si tratta di una pratica che può essere applicata per sanare degli abusi che comportano variazioni sostanziali, ma che non alterano completamente la struttura dell’immobile. Gli abusi in questione, solitamente entrano in conflitto con il mancato rispetto del permesso di costruire. Proprio per questo motivo, si può richiedere di costruire durante la fase di sanatoria.
Terza e ultima strada percorribile per sanare un abuso edilizio è il condono edilizio. Si tratta della strada probabilmente meno battuta, tra quelle proposte, poiché disponibile per un periodo di tempo limitato. Proprio per questo motivo, si tratta di una misura straordinaria, e dunque adottata solo per casistiche d’eccezione. Per esempio, nel caso in cui si richieda il condono per una costruzione ultimata entro il 1° ottobre 1983, data da tenere bene a mente.
Quali abusi edilizi non sono sanabili?
Non sono sanabili gli abusi edilizi che vengono riscontrati all’interno di aree a rischio idrogeologico. Si annoverano all’interno di questa categoria aree quali fiumi, torrenti e possibili zone esposte ad alluvioni. Solitamente, le zone in questione sono soggette a condizioni e vincoli urbanistici particolari, che vietano come conseguenza l’edificabilità del terreno.
Non sono sanabili inoltre le costruzioni abusive in zone agricole, poiché i vincoli paesaggistici presenti nelle suddette aree non rendono questi terreni edificabili. Particolare attenzione la meritano inoltre gli abusi edilizi che si sono verificati in edifici vincolati. Ma cosa si intende con il termine “vincolati” per l’esattezza? Molto semplicemente, strutture soggetta a vincoli urbanistici all’interno delle quali non è possibile fare degli interventi edilizi.
Ultima categoria di questo breve elenco è la costruzione abusiva in zone sotto tutela ambientale. Un esempio che si può fare per comprendere al meglio questa categoria sono i parchi nazionali, all’interno dei quali non è ovviamente possibile costruire.
Come sapere se l’abuso edilizio è sanabile?
In linea teorica, un abuso edilizio viene considerato sanabile nel momento in cui rispetta le normative edilizie in vigore. Tutto ciò che si posiziona al di fuori di questo campo di appartenenza, rappresenta un illecito. E dunque, un abuso edilizio non sanabile. Per verificare la sanabilità di un abuso edilizio si dovrà verificare il titolo abitativo della struttura.
Questa informazione può essere reperita all’interno degli appositi uffici del proprio Comune. In allegato, solitamente si può trovare anche la documentazione relativa alla costruzione, come permessi e autorizzazioni ottenute. Eventuali anomalie possono poi essere notate ad occhio nudo, anche se quest’ultima osservazione è bene venga fatta da un professionista del settore. A questo proposito, può tornare utile anche la planimetria e la visura catastale della casa.
Fatte le dovute verifiche, è bene tenere a mente che non tutti gli abusi edilizi siano sanabili. Proprio per questo motivo e con lo scopo di chiarire questa situazione, abbiamo scritto un articolo su cosa fare con un abuso edilizio insanabile. In questo articolo così come in qualsiasi altro articolo legato a questa materia, il consiglio ideale da seguire è quello di interpellare un professionista.
Una figura professionale che, grazie alla sua competenza nonché alla sua conoscenza approfondita della materia, possa guidarvi in ogni decisione e fugare ogni eventuale dubbio. Se hai a che fare con un abuso edilizio sanabile, ma non sai come comportanti all’atto pratico, contattaci compilando il form apposito.
Lascia un commento