Quando è possibile pignorare l’usufrutto? Scopriamolo insieme in questo articolo di approfondimento di materia giuridica.
Come da titolo, in questo articolo di approfondimento risponderemo ad uno dei tanti dubbi su come pignorare l’usufrutto. Esistono infatti alcune situazioni in cui è lecito farlo, e altre in cui questa procedura non è assolutamente applicabile. Questo dubbio nasce dalla credenza che una nuda proprietà non possa essere scalfita in alcun modo.
Come vedremo a breve in maniera approfondita, non solo è possibile farlo, ma ci sono anche alcuni situazioni che prevedono ciò. Prima di procedere però, vediamo cosa suggerisce la legge in merito.
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✉️ Iscriviti OraSi può pignorare l’usufrutto?
Sì, secondo la legge mettere in atto questa pratica è possibile. Si può evincere ciò dagli articoli 2810 e 2814. Gli articoli in questione suggeriscono infatti che sia l’usufrutto che la nuda proprietà possono essere oggetto di ipoteca. Si può parlare anche di vendita forzata, di conseguenza.
Per fare ciò, ovviamente, esistono delle regole che devono essere seguite in maniera perentoria. Bisogna infatti dare inizio ad un atto di precetto tramite il quale il creditore intima al debitore di saldare quanto pattuito entro 10 giorni. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire entro le tempistiche previste, l’atto di pignoramento verrà comunicato tramite notifica.
Alla notifica seguirà poi la perizia del bene, provvedimento che viene ordinato dal giudice competente. Il bene in questione verrà poi messo all’asta, con tutte le procedure già note. Nel caso in cui fosse necessario un recap, consigliamo la lettura della nostra guida su come funzionano le aste giudiziarie.
Nonostante possa sembrare un’operazione vantaggiosa, c’è un’informazione che è necessario sapere. Come la stessa regola dell’usufrutto impone, si potrà usufruire dell’immobile acquistato all’asta soltanto in seguito al decesso dell’usufruttuario. Bisogna dunque tenere conto del fatto che sia un investimento a lungo periodo, nella maggior parte dei casi.
Quando si può attuare questa pratica?
Esistono varie caratteristiche rispecchiano il pignoramento di un bene in usufrutto. Indicativamente, ciò accade nel momento in cui il creditore identifica che il debitore è il titolare di un immobile in usufrutto. A tutto ciò, seguono i passaggi che sono stati indagati nel paragrafo precedente.

Uno dei tanti motivi per cui l’usufrutto è pignorabile, e dunque attuabile come previsto dalla legge, è dovuto al fatto che l’immobile ha un valore economico. Esso è inoltre misurabile, potendo essere di fatti venduto o acquistato all’asta. Così come l’usufrutto può finire oggetto di pignoramento, non si può dire lo stesso del diritto di abitazione.
Ma quali sono i casi in cui non si può mettere in atto questa pratica? Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.
Ecco quando non si può pignorare l’usufrutto
Essendo questa pratica tutelata da delle leggi, è una conseguenza naturale il fatto che debbano essere seguite in maniera attenta e precisa. Benché in linea di massima l’usufrutto sia pignorabile, esistono come al solito delle eccezioni. In questo paragrafo ne vedremo alcune delle più frequenti.
Nel caso in cui l’usufrutto non sia ancora sorto, per esempio se riportato da un testamento ma di fatto non ancora in essere, non si potrà pignorare il bene in questione. Nel caso in cui il diritto in questione sia strettamente personale, e quindi per uso singolo abitativo, non si potrà procedere con la procedura.
Se l’usufruttuario dovesse avere un’età ormai particolarmente avanzata, il valore dell’immobile secondo questa modalità potrebbe essere piuttosto basso. Tuttavia, bisogna specificare che non poter essere oggetto dei provvedimenti dei creditori per convenienza, non rende la persona in questione immune alla legge. Ma soprattutto, non la rende immune alla sua condizione di debito.
Coloro che si trovano in una situazione potenzialmente delicata, in quanto debitore, dovranno agire quanto prima. Questo, poiché quasi mai si può essere completamente immuni al cospetto del pignoramento. Ma come si può agire in anticipo? La risposta è semplice, ma non scontata: coinvolgendo un avvocato specializzato.
Facendosi affiancare da un professionista qualificato ed esperto a fronteggiare certe situazioni, tutto sarà molto meno complicato. Se le informazioni contenute in questo articolo non dovessero essere sufficienti, potrai prenotare una chiamata conoscitiva compilando il form di contatto presente sul nostro sito.
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