In questo articolo vedremo cos’è il comodato d’uso oneroso e in cosa consiste. Nello specifico, analizzeremo anche delle casistiche allegate.
Come da titolo, in questo articolo di approfondimento scopriremo insieme in cosa consiste il comodato d’uso oneroso. A livello puramente giuridico, il comodato consiste in un contratto all’interno del quale viene riportata la concessione di un bene in godimento dal comodante al comodatario.
Si tratta solitamente di una formula di “concessione” a titolo gratuito. Tuttavia, nel corso dei prossimi paragrafi ci occuperemo di analizzare un’altra variante. Un po’ meno comune, ma non per questo motivo irrilevante. Può infatti accadere che questo prestito venga concesso a titolo oneroso.
Scopri "I Segreti delle Aste Immobiliari" e impara a comprare casa all'asta in modo sicuro e consapevole.
📖 Scopri il LibroSegui il corso online e impara subito le strategie operative per comprare casa all'asta con successo.
🎓 Scopri il CorsoApprofondisci il saldo e stralcio immobiliare con il manuale completo per concludere trattative vantaggiose.
🚀 Scopri il ManualeRicevi strategie pratiche e novità esclusive sulle aste immobiliari direttamente nella tua email.
✉️ Iscriviti OraIn cosa consiste la concessione onerosa?
La concessione scritta appena sopra, come è facilmente intuibile, viene regolamentata da una legge. L’articolo 1803 del Codice Civile suggerisce infatti ciò:
“Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito”.
In questo caso specifico, nella variante onerosa viene chiesto a chi riceve il bene, un contributo simbolico di natura economica. Il contributo viene richiesto per fare fronte alle spese dell’immobile. Tra queste spese, potrebbe essere inclusa per esempio la quota condominiale dell’immobile concesso in comodato.
Perfino il pagamento dell’IMU potrebbe essere disposto a chi riceve l’immobile in concessione. Nel caso in cui si riceva un appartamento tramite questa formula, la somma da versare (a differenza della locazione) non sarà mai corrispondente al valore dell’immobile. Solitamente infatti, il rapporto tra le due cifre è legato da forti disparità.
Il motivo di questa situazione, è dovuto ad un vincolo contrattuale che dovrebbe eventualmente essere diverso. Ciò che il proprietario riceverà, dovrà essere niente di più che una cifra simbolica. Non si potrà dunque richiedere un vero e proprio pagamento, né tantomeno un canone ricorrente.
Come si registra questo contratto?
Il contratto di comodato d’uso oneroso si può registrare in diversi modi. Innanzitutto, l’accordo può essere intrapreso ed essere ritenuto valido, se stipulato sia in forma scritta che in forma verbale. La forma scritta prevede la registrazione in qualsiasi caso, mentre in caso di accordo verbale non è una prassi necessaria.
L’obbligo in questione può subentrare solo nel momento in cui l’accordo viene menzionato in un altro atto, dove invece è prevista la registrazione. La sede presso la quale registrare il contratto è l’Agenzia delle Entrate. Ci sono inoltre tutta una serie di costi da eseguire, dall’imposta di registro di 200 euro (non addebitabili) fino alla marca da bollo di 16 euro per ogni 4 facciate del contratto.

Le marche da bollo dovranno essere moltiplicate per tre, poiché se ne dovranno stampare diverse copie. Nel prossimo paragrafo, scopriremo in quali casistiche viene concessa questa formula.
In quali casi viene concesso il comodato d’uso oneroso?
Uno dei casi più frequente di concessione come quella appena descritta, è data proprio dalla concessione verso conoscenti o parenti del proprio nucleo familiare. Nel caso di un genitore che cede il proprio immobile ad uno dei suoi figli, costui potrebbe richiedere il pagamento o dell’imposta IMU, oppure delle spese condominiali.
Una casistica certamente meno frequente, ma comunque plausibile, è invece data dall’utilizzo professionale. Ipotizziamo infatti un geometra che, per motivi di collaborazione circoscritta al lavoro, ha intenzione di cedere il suo ufficio ad un suo collega. In questo caso, la formula onerosa potrebbe prevedere la gestione delle spese immobiliari. Soprattutto in questi casi, la registrazione è consigliata.
Il comodato d’uso può inoltre essere concesso in via temporanea, e qui si apre lo scenario di una terza casistica. In questo caso, la cifra richiesta acquisisce un valore ancora più simbolico, poiché si può limitare ad un semplice rimborso spese.
Per quale motivo si dovrebbe registrare il contratto di comodato d’uso?
Come scritto in precedenza in un altro articolo riguardante il comodato d’uso oneroso, è buona prassi quella di registrare il proprio contratto. Il motivo è semplice: evitare problemi e possibili sanzioni. Per evitare inoltre, problemi procedurali, è fortemente consigliato farsi affiancare da un avvocato specializzato in materia.
Qui entra in gioco Astafox, servizio che può stabilire un punto di contatto con un avvocato professionista. Per saperne di più, compila il form di contatto presente sul nostro sito.
Lascia un commento