L’aggiudicatario, quando paga il saldo prezzo, deve pagare anche una quota parte del compenso del delegato alla vendita.
In buona sostanza, l’aggiudicatario oltre a pagare il prezzo della casa e le spese paga anche parte del compenso del delegato alla vendita nella misura del 50%
E’ la legge a dirlo!
L’articolo 179 bis disp. att. c.p.c. infatti al comma secondo dispone:
“Il compenso dovuto al professionista è liquidato dal giudice dell’esecuzione con specifica determinazione della parte riguardante le operazioni di vendita e le successive che sono poste a carico dell’aggiudicatario. Il provvedimento di liquidazione del compenso costituisce titolo esecutivo“.
Pertanto, quando compri all’asta, dovrai pagare anche parte del compenso del delegato alla vendita che sono poste a tuo carico.
Se ti interessa l’argomento delle aste immobiliari, ti consiglio il nostro super manuale “I segreti delle aste immobiliari“ dove scoprirai tutto, anche quello che non ti aspetti, sulle aste giudiziarie.
Compenso delegato alla vendita: a quanto ammonta la quota parte a carico dell’aggiudicatario?
Fatta questa premessa vediamo insieme l’aggiudicatario QUANTO deve pagare del compenso del delegato alla vendita.
Per scoprirlo dobbiamo leggere il Decreto del Ministero della Giustizia n. 227 del 15 ottobre 2015 per il quale l’aggiudicatario deve pagare al delegato un importo secondo diversi scaglioni.
Quando il prezzo di aggiudicazione è uguale o più basso di 100.000 euro, il compenso è pari ad € 550,00
Quando il prezzo di aggiudicazione è più alto di 100.000 euro ma inferiore a 500.000 euro, il compenso che va corrisposto dall’aggiudicatario al delegato è pari ad € 825,00
Se il prezzo di aggiudicazione è più alto di 500.000 euro, il compenso che va corrisposto dall’aggiudicatario al delegato è pari ad € 1.100,00.
A queste somme va aggiunto il 4 percento della cassa previdenziale e l’iva se il professionista delegato è tenuto a versarla.
Compenso delegato alla vendita: esempio di pagamento dell’aggiudicatario
Tizio compra una casa all’asta per € 320.000,00.
Per partecipare all’asta ha versato una cauzione pari a € 32.000,00.
Nei 120 giorni successivi dovrà quindi pagare:
a) Il saldo prezzo (per saperne di più leggi questo articolo)
b) Le spese e le imposte
c) La quota parte del compenso del delegato
Facciamo un esempio di quanto concretamente dovrà pagare il nostro aggiudicatario:
A) 320.000 (prezzo) – 32.000 (cauzione versata) = 288.000 a titolo di saldo prezzo
B) Ipotizzando un acquisto prima casa in cui il valore catastale sia piu’ alto del valore dell’aggiudicazione: 6.500 a titolo di imposte
C) 825,0 più IVA e Cpa a titolo di quota parte del compenso del delegato (vedi la tabella sopra).
Se il costo per la cancellazione delle iscrizioni e trascrizioni avverse deve essere pagato dall’aggiudicatario (ogni procedura è libera di determinarlo o meno) a queste voci va aggiunta quella relativa propriamente alla cancellazione delle iscrizioni e trascrizioni.
E’ probabile che, malgrado il pagamento delle imposte con bonus prima casa, il delegato chieda un anticipo forfettario spese asta del 15 o 20 percento per saperne di più puoi leggere “Il deposito in conto spese” o anche “Fondo spese asta: quando viene restituita l’eccedenza?” e in ultimo l’articolo in cui discutiamo della possibilità per l’aggiudicatario di pagare direttamente le imposte dovute.
Avv. Daniele Giordano
Se vuoi approfondire il tema degli adempimenti successivi al decreto di trasferimento ti consiglio di leggere “Voltura catastale dell’immobile acquistato all’asta” in cui spieghiamo in che tempo e modo avviene il cambio formale della proprietà catastale e ipotecaria.
Oppure “Cancellazione delle ipoteche: chi paga” per comprendere in quali casi l’aggiudicatario debba far fronte a queste spese, chi deve provvedervi e a quanto ammontano.
Le aste giudiziarie sono molto, molto convenienti e ti permettono di acquistare con uno sconto anche del 50 percento, grazie al meccanismo dei ribassi d’asta e dell’offerta minima. Tuttavia l’acquisto all’asta non è privo di rischi. Ti consigliamo a tale proposito di leggere la nostra Guida per principianti (e non solo) alle aste giudiziarie e il nostro articolo relativo ai rischi dell’acquisto all’asta.
Per tutte queste ragioni e la delicatezza della procedura prevista dalla legge, nonché per evitare brutte sorprese, riteniamo sconsigliato l’acquisto all’asta tramite agenzia quanto piuttosto di affidarsi ad un avvocato specializzato.
Pagato il saldo prezzo ed il fondo spese, il giudice dell’esecuzione emetterà il decreto di trasferimento con il quale la proprietà dell’immobile passerà dal debitore esecutato al nuovo proprietario. Se vuoi saperne di più sul decreto di trasferimento ne parliamo qui
Se vuoi approfondire l’argomento dei costi da sostenere per partecipare ad un’asta e dei costi dell’acquisto all’asta leggi “Spese acquisto casa asta: a quanto ammontano?”.
b) Le spese e le imposte
c) La quota parte del compenso del delegato
Facciamo un esempio di quanto concretamente dovrà pagare il nostro aggiudicatario:
A) 320.000 (prezzo) – 32.000 (cauzione versata) = 288.000 a titolo di saldo prezzo
B) Ipotizzando un acquisto prima casa in cui il valore catastale sia piu’ alto del valore dell’aggiudicazione: 6.500 a titolo di imposte
C) 825,0 più IVA e Cpa a titolo di quota parte del compenso del delegato (vedi la tabella sopra).
Se il costo per la cancellazione delle iscrizioni e trascrizioni avverse deve essere pagato dall’aggiudicatario (ogni procedura è libera di determinarlo o meno) a queste voci va aggiunta quella relativa propriamente alla cancellazione delle iscrizioni e trascrizioni.
E’ probabile che, malgrado il pagamento delle imposte con bonus prima casa, il delegato chieda un anticipo forfettario spese asta del 15 o 20 percento per saperne di più puoi leggere “Il deposito in conto spese” o anche “Fondo spese asta: quando viene restituita l’eccedenza?” e in ultimo l’articolo in cui discutiamo della possibilità per l’aggiudicatario di pagare direttamente le imposte dovute.
Avv. Daniele Giordano
Se vuoi approfondire il tema degli adempimenti successivi al decreto di trasferimento ti consiglio di leggere “Voltura catastale dell’immobile acquistato all’asta” in cui spieghiamo in che tempo e modo avviene il cambio formale della proprietà catastale e ipotecaria.
Oppure “Cancellazione delle ipoteche: chi paga” per comprendere in quali casi l’aggiudicatario debba far fronte a queste spese, chi deve provvedervi e a quanto ammontano.
Le aste giudiziarie sono molto, molto convenienti e ti permettono di acquistare con uno sconto anche del 50 percento, grazie al meccanismo dei ribassi d’asta e dell’offerta minima. Tuttavia l’acquisto all’asta non è privo di rischi. Ti consigliamo a tale proposito di leggere la nostra Guida per principianti (e non solo) alle aste giudiziarie e il nostro articolo relativo ai rischi dell’acquisto all’asta.
Per tutte queste ragioni e la delicatezza della procedura prevista dalla legge, nonché per evitare brutte sorprese, riteniamo sconsigliato l’acquisto all’asta tramite agenzia quanto piuttosto di affidarsi ad un avvocato specializzato.
Pagato il saldo prezzo ed il fondo spese, il giudice dell’esecuzione emetterà il decreto di trasferimento con il quale la proprietà dell’immobile passerà dal debitore esecutato al nuovo proprietario. Se vuoi saperne di più sul decreto di trasferimento ne parliamo qui
Se vuoi approfondire l’argomento dei costi da sostenere per partecipare ad un’asta e dei costi dell’acquisto all’asta leggi “Spese acquisto casa asta: a quanto ammontano?”.