In quanto tempo avviene la cancellazione dalla crif dopo il saldo e stralcio immobiliare?
Cosa deve fare il debitore dopo aver ricevuto la liberatoria?
Sono tante le domande che si pongono relativamente alla cancellazione dalla Crif (e dalle altre banche dati creditizie) da parte del debitore dopo l’accordo a saldo e stralcio.
Ebbene, in estrema sintesi, possiamo dire che, trascorsi 36 mesi dal pagamento, la società che gestisce i dati dovrebbe eliminare ogni riferimento al debito pagato (seppur in parte) dalla banca dati.
Questo vale per qualsiasi azienda che raccolga tali informazioni.
Devi sapere che, infatti, non esiste solo CRIF S.p.a. (che certamente è la società “più” famosa).
Molte altre società gestiscono banche dati (SIC: Sistema di Informazioni Creditizie) e mettono a disposizione questi dati a finanziarie, istituti di credito e intermediari finanziari.
Ad esempio ci sono CERVED, CTC, Experian e ancora altre.
La cancellazione dalla crif dopo il saldo e stralcio
Proviamo a spiegare meglio come funziona il sistema di segnalazione.
Quando non paghi un debito la Banca o la Finanziaria che ti ha concesso il credito provvederà a inviare tale notizia a una o più Banche dati.
Questo perché la Banca vuole far sapere alle altre Banche che, almeno nei suoi confronti, non sei stato affidabile (per evitare che abbiano la stessa fregatura).
Mettiamo che il giorno dopo ti rechi presso un’ altra finanziaria.
La finanziaria in commento verificherà la tua posizione su queste banche dati (come anticipato CRIF, CERVED, CTC EXPERIAN etc) per valutare se tu sia una persona affidabile.
In questa ricerca troverà la segnalazione, inviata dalla prima Banca, dove si legge che non hai pagato un debito nei confronti della tua banca precedente.
Come funziona la cancellazione dopo il saldo e stralcio?
Perfetto.
Mettiamo che tu abbia trovato un accordo con la Banca.
Hai pagato 10.000 euro in luogo dei 32.000 euro dovuti in base al contratto di mutuo, di finanziamento, di prestito.
Una volta pagato il debito, la Banca dovrà inviarti una liberatoria.
Ricevuta la liberatoria, dopo il saldo e stralcio, la Banca provvederà ad inviare alle Banche Dati una nuova notizia: quella del tuo pagamento.
Ricevuta la notizia del tuo pagamento (la segnalazione “positiva”), le società che gestiscono queste informazioni hanno fino a massimo 36 mesi per cancellare il tuo nominativo dalla Banca dati.
Liberatoria dopo saldo e stralcio
La liberatoria è un documento importante.
In realtà il suo nome, per esteso, è “quietanza liberatoria” e dimostra l’avvenuto pagamento del debito: il fatto estintivo della pretesa del creditore.
La liberatoria è un diritto del debitore che paga.
Infatti, ai sensi dell’art. 1199 c.c., ” Il creditore che riceve il pagamento deve, a richiesta e a spese del debitore, rilasciare quietanza e farne annotazione sul titolo, se questo non e’ restituito al debitore“.
Con la liberatoria, inoltre, potrai anche recarti presso un istituto di credito prima dei 36 mesi richiesti per la cancellazione dalla crif e dalle altre banche dati.
Questo perché, anche se la successiva Banca vedrà (in quanto non ancora cancellata) la segnalazione del debito (ancora in sofferenza), grazie alla quietanza liberatoria potrai dimostrare che “si tratta solo di una questione di tempo” e che, a breve, il tuo nominativo non comparirà più nel sistema di informazione creditizio.
La cancellazione dei dati dalla Centrale Rischi della Banca d’Italia
Oltre alle Banche Dati private esiste un sistema di raccolta delle informazioni creditizie presso la Banca d’Italia: la Centrale dei Rischi.
Leggendo nelle f.a.q. della Banca d’Italia si legge che “tutte le segnalazioni sono conservate per lo svolgimento delle funzioni istituzionali” e, pertanto, l’estinzione del debito – in questo caso – non comporta la cancellazione dalla Centrale Rischi.
L’Autorità però precisa che gli intermediari hanno visibilità solo delle ultime 36 date mensili e che, pertanto, avvenuto il pagamento e trascorsi 3 anni, in assenza di altre segnalazioni, anche tale ricerca non farà risultare alcuna segnalazione a carico del debitore.
Avv. Daniele Giordano
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